La valutazione del sistema educativo di istruzione, secondo quanto previsto dall’art. 6 del D.P.R. n. 80/2013 “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione“, prosegue il percorso avviato con l’attribuzione dell’autonomia alle istituzioni scolastiche che responsabilizza le scuole “nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento”.
Il Sistema Nazionale di Valutazione ha come obiettivo il “miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti”.
Autonomia, valutazione e miglioramento sono concetti interconnessi e, tramite la valutazione, le scuole possono individuare gli aspetti positivi da mantenere e consolidare e gli elementi di criticità in relazione ai quali realizzare azioni di miglioramento.
Il RAV rappresenta l’autoanalisi da parte di un istituto relativamente ai propri punti di forza e di criticità e, tenendo conto del contesto socioculturale, permette di stabilire connessioni tra gli esiti di apprendimento ed i processi organizzativi-didattici. Inoltre, consente di individuare le priorità e definire gli obiettivi di miglioramento. Il documento si suddivide in 5 sezioni:
- la prima inerente il contesto e le risorse
- la seconda contiene gli esiti degli studenti
- la terza è relativa ai processi messi in atto, in merito alle pratiche educative e didattiche ed anche alle pratiche gestionali e organizzative
- la quarta è riferita al processo di autovalutazione;
- nella quinta sono definiti priorità, traguardi e obiettivi di processo.